Settore: Contratti Pubblici
Keywords: Contratti pubblici – Revisione prezzi – Circostanze impreviste e imprevedibili – Verifica della P.A.
T.A.R. Lombardia, Brescia, sez. I, 24 febbraio 2023, n. 160 – Pres. Gabbricci, Est. Pavia
In materia di revisione prezzi, non si condivide invece la posizione dell’amministrazione circa l’impossibilità di sussumere l’istanza della ricorrente nel novero delle circostanze impreviste e imprevedibili contemplate dall’art. 106, comma 1, let c, del d.lgs. 50/16 posto che, nonostante sia vero che per giurisprudenza consolidata l'aumento del costo del lavoro costituisce elemento del tutto fisiologico nei contratti di durata, con la conseguenza che l'imprenditore diligente e accorto è tenuto a considerare tale fattore in sede di partecipazione alla gara, in modo da evitare di trovarsi esposto al rischio di riduzione dell'utile ipotizzato, in funzione di una sopravvenienza del tutto prevedibile al momento della formulazione dell'offerta, è altrettanto vero che le considerazioni della ricorrente (secondo cui gli aumenti sarebbero determinati, oltre che dal prevedibile rinnovo del contratto collettivo e dalle altrettanto fisiologiche fluttuazioni dei prezzi delle materie prime anche, e soprattutto, dalla grave emergenza pandemica) avrebbero dovuto essere adeguatamente approfondite dall’amministrazione resistente, la quale, al contrario, si è limitata ad asserire che fra le circostanze eccezionali e imprevedibili, idonee a giustificare l'adeguamento dei prezzi oltre la misura dell'indice FOI, non può essere ricompreso l'aumento del costo del lavoro conseguente alla stipula di un nuovo contratto collettivo, perché evento quest'ultimo soggetto a un apprezzabile grado di probabilità, che l'operatore può considerare nel momento di formulare l'offerta, senza prendere in considerazione né l’aumento dei prezzi delle materi né l’incidenza dell’emergenza sanitaria sugli aumenti. L’amministrazione resistente avrebbe dovuto approfondire le ragioni poste alla base dell’istanza di revisione dei prezzi della ricorrente, per accertare se esse potessero essere sussunte nel disposto dell’art. 106, comma 1, lett. c), del d.lgs. 50/16.
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