Keywords: Interesse a ricorrere – Riduzione in pristino – Valutazione – Prova del pregiudizio sofferto
T.A.R. Lombardia, Brescia, sez. II, 20 ottobre 2022, n. 969 – Pres. Massari, Est. Zampicinini
Nella materia edilizia, la vicinitas da sola non basta a fondare anche l’interesse, dovendo il ricorrente fornire la prova concreta di un pregiudizio sofferto. Va dunque valutato caso per caso se l’eventuale annullamento del titolo edilizio possa comportare effetti di riduzione in pristino rispetto all'opera edilizia concretamente utile, per il ricorrente, e non meramente emulativo, non essendo sufficiente una qualsiasi finalità di riduzione in pristino di un'opera edilizia: l'interesse a ricorrere consiste (deve consistere) in un'utilità che il ricorrente mira a conseguire proponendo la sua azione. L'ordinamento non tutela infatti azioni meramente emulative. Si tratta di un principio espressamente enucleato per le azioni a tutela della proprietà immobiliare (art. 833 c.c.), che vale (a maggior ragione) per i ricorsi in materia edilizia.
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