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Carattere dell’ordinanza di demolizione, finalità e destinatari

T.A.R. Lombardia, Brescia, sez. II, 24 novembre 2023, n. 859 – Pres. Massari, Est. Limongelli

La misura dell'ordinanza di demolizione o del ripristino ha carattere reale, nel senso cioè che può colpire anche il proprietario non colpevole nella realizzazione dell'abuso, avendo una finalità di rimozione dell'abuso medesimo, prescindendo quindi dall'eventuale dolo o anche colpa del proprietario e salvi in ogni caso gli ordinari rimedi civilistici di rivalsa nel rapporto privatistico fra l'autore dell'abuso e il proprietario. Nello schema dell'art. 31, comma 2, d.P.R. n. 380/2001, l'ordine di demolizione ha infatti come destinatari sia il proprietario dell'immobile dove sono state realizzate le opere abusive, sia l'autore dell'abuso. L'equiparazione del proprietario all'autore dell'abuso rivela che la misura ripristinatoria ha carattere oggettivo, essendo diretta a reintegrare immediatamente l'ordine urbanistico. Il proprietario non può quindi liberarsi dall'obbligo di rimessione in pristino eccependo l'estraneità dell'abuso o la buona fede circa il comportamento degli esecutori materiali dei lavori. L'estraneità all'abuso o la buona fede diventano rilevanti solo quando si passa dal comma 2 al comma 3 dell'art. 31, d.P.R. n. 380 del 2001, ossia quando è necessario valutare in che modo l'ordine di demolizione possa essere ottemperato. È nella fase dell'ottemperanza che il proprietario può distinguere la sua posizione da quella dell'autore dell'abuso, evitando la responsabilità solidale con quest'ultimo e la perdita dell'immobile.

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